Il digiuno intermittente è pericoloso e può causare danni al corpo: falso mito o verità?

"Sfatiamo i falsi miti sul digiuno intermittente: un approccio sano per il benessere generale e la salute del cervello."

Salvatore Smirni AVATAR 500 x 500
Articolo del Dott. Salvatore Smirni
Biologo Nutrizionista, Ph.D. in Biomedicina

Introduzione al digiuno intermittente e falsi miti

Il digiuno intermittente è un protocollo dietetico che sta diventando sempre più popolare nell’ambito della nutrizione e del benessere. Si tratta di un approccio alimentare che prevede cicli di digiuno periodico alternati a periodi di alimentazione. Nonostante la sua crescente popolarità, esistono ancora diversi falsi miti riguardanti il digiuno intermittente, tra cui l’erronea convinzione che sia pericoloso e possa causare danni al corpo.

È importante sfatare questo falso mito e fornire una visione equilibrata basata sulle evidenze scientifiche. Numerosi studi hanno esaminato gli effetti del digiuno intermittente sulla salute e hanno dimostrato che, se praticato correttamente, può offrire diversi benefici per il benessere generale.

Il digiuno intermittente può aiutare a migliorare la sensibilità insulinica, favorire la perdita di peso e ridurre il rischio di malattie croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiache. Inoltre, può promuovere la pulizia cellulare e l’autofagia, processi che contribuiscono alla rigenerazione e al ringiovanimento del corpo.

Alcuni studi hanno anche evidenziato effetti positivi del digiuno intermittente sul cervello, come miglioramenti della memoria e dell’apprendimento, nonché un potenziale impatto positivo sulla longevità.

È importante sottolineare che il digiuno intermittente non è adatto a tutti e che ogni individuo deve valutare attentamente se sia appropriato per la propria condizione di salute e stile di vita. È fondamentale consultare un professionista qualificato, come un nutrizionista o un medico, prima di iniziare un programma di digiuno intermittente.

Il digiuno intermittente e la salute metabolica

Il digiuno intermittente ha dimostrato di influenzare positivamente la salute metabolica, fornendo benefici significativi per la regolazione degli ormoni coinvolti nel controllo dell’appetito e del metabolismo. Numerose ricerche hanno evidenziato miglioramenti nei livelli di zucchero nel sangue, nei livelli di insulina e nella sensibilità insulinica grazie alla pratica del digiuno intermittente.

Durante il digiuno, il corpo passa da uno stato di assorbimento e utilizzo del cibo a uno stato di utilizzo dei depositi di grasso per ottenere energia. Ciò porta a una riduzione dei livelli di zucchero nel sangue e alla diminuzione dell’insulina, l’ormone responsabile dell’assorbimento del glucosio nelle cellule. Ciò può essere particolarmente benefico per le persone con resistenza all’insulina o diabete di tipo 2, poiché il digiuno intermittente può migliorare la sensibilità insulinica e favorire una migliore gestione del glucosio nel sangue.

Vari studi hanno esaminato gli effetti del digiuno intermittente sul metabolismo e hanno riportato una significativa riduzione dei livelli di zucchero nel sangue e un miglioramento della sensibilità insulinica in individui con obesità e prediabete. Altri studi hanno anche evidenziato il ruolo del digiuno intermittente nel miglioramento dei livelli di colesterolo e trigliceridi, riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari.

L’effetto del digiuno intermittente sul controllo dell’appetito è un altro aspetto rilevante per la salute metabolica. Il digiuno intermittente può contribuire a una migliore regolazione degli ormoni che influenzano l’appetito, come la grelina e la leptina. La grelina è l’ormone responsabile della sensazione di fame, mentre la leptina è coinvolta nella segnalazione della sazietà. Il digiuno intermittente può contribuire a ridurre i livelli di grelina e aumentare la sensibilità alla leptina, aiutando così a gestire l’appetito e a favorire una corretta gestione del peso corporeo.

“Il digiuno intermittente è come un maestro paziente che insegna al nostro corpo ad ascoltare il proprio ritmo, scoprendo così una nuova armonia interiore.”

Il digiuno intermittente e la funzione cerebrale

Il digiuno intermittente non ha solo benefici per la salute metabolica, ma anche per la funzione cerebrale. Numerose ricerche hanno evidenziato come il digiuno intermittente possa influenzare positivamente la salute del cervello e la funzione cognitiva.

Uno dei meccanismi attraverso cui il digiuno intermittente può favorire la salute cerebrale è l’aumento della produzione di BDNF (fattore neurotrofico derivato dal cervello). Il BDNF è una proteina che svolge un ruolo chiave nella crescita e nella sopravvivenza delle cellule cerebrali. Studi hanno dimostrato che il digiuno intermittente può stimolare l’espressione di BDNF, il che può contribuire alla promozione della crescita e della plasticità neuronale.

Oltre all’aumento del BDNF, il digiuno intermittente è stato associato a miglioramenti nella memoria e nella funzione cognitiva. Studi condotti su animali hanno mostrato che il digiuno intermittente può aumentare la resistenza allo stress e migliorare la memoria spaziale. Inoltre, alcuni studi condotti su esseri umani hanno riportato benefici sulla concentrazione, l’attenzione e la capacità di apprendimento.

Inoltre, il digiuno intermittente potrebbe offrire protezione contro le malattie neurodegenerative. Alcune ricerche suggeriscono che il digiuno intermittente può ridurre il rischio di patologie come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson. Questo potrebbe essere dovuto ai meccanismi di difesa cellulari attivati durante il digiuno, come l’autofagia, che permette alle cellule di eliminare componenti danneggiati o superflui e di rinnovarsi.

In sintesi, il digiuno intermittente può avere effetti positivi sulla salute cerebrale e la funzione cognitiva. L’aumento del BDNF, i miglioramenti nella memoria, nella concentrazione e la potenziale protezione contro le malattie neurodegenerative sono tutti risultati che supportano l’idea che il digiuno intermittente può favorire una salute ottimale del cervello.

Sicurezza del digiuno intermittente e monitoraggio della salute

Una delle preoccupazioni più comuni associate al digiuno intermittente è la sua presunta pericolosità per la salute. Tuttavia, numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il digiuno intermittente può essere sicuro se praticato correttamente e sotto la supervisione di un professionista della salute, come un nutrizionista o un medico che può valutare la tua situazione individuale e fornire linee guida personalizzate per garantire una pratica sicura ed efficace.

È importante sottolineare che il digiuno intermittente non è raccomandato per persone con determinate condizioni di salute, come diabete di tipo 1, disturbi del comportamento alimentare (DCA), donne in gravidanza o che allattano, persone malnutrite, bambini o adolescenti in fase di crescita. Inoltre, chiunque decida di intraprendere il digiuno intermittente dovrebbe farlo gradualmente, iniziando con periodi di digiuno più brevi e aumentando gradualmente la durata man mano che il corpo si adatta.

Uno dei protocolli più popolari di digiuno intermittente è il 16/8, che prevede un periodo di digiuno di 16 ore seguito da un periodo di alimentazione di 8 ore. Altri protocolli comuni includono il digiuno alternativo, in cui si alternano giorni di digiuno completo e giorni di alimentazione normale.

Durante il digiuno intermittente, è essenziale monitorare attentamente la propria salute per capire se può essere un approccio adatto al proprio corpo. Ciò può includere la valutazione dei livelli di energia, della qualità del sonno, della regolarità intestinale e del livello di fame. Ogni individuo ha una diversa tolleranza al digiuno, quindi è importante essere consapevoli dei propri limiti e adattare il protocollo di digiuno di conseguenza. Tuttavia, bisogna considerare che il passaggio a un’alimentazione a digiuno intermittente può richiedere un periodo di adattamento del corpo di 7-15 giorni in cui potrebbe essere normale avvertire alcuni effetti collaterali come stanchezza, debolezza, fame e mal di testa. Se questi sintomi vanno oltre i 15 giorni e sono accompagnati da vertigini o problemi digestivi, è importante interrompere il digiuno.

Un altro aspetto importante da sottolineare è che il digiuno intermittente non riguarda il semplice astenersi dal cibo, e non è una scusa per abbuffarsi di cibi poco salutari durante i periodi di alimentazione. È necessario anche curare correttamente la nutrizione durante i periodi di alimentazione. Per ottenere tutti i nutrienti necessari, è essenziale seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. Assicurarsi di includere una varietà di frutta, verdura, proteine magre, cereali integrali e grassi sani nella propria dieta per garantire un apporto adeguato di macronutrienti, vitamine, minerali e antiossidanti. È importante mantenere una dieta ricca di nutrienti essenziali e non compensare il digiuno con eccessi alimentari o scelte poco salutari. Per questo i protocolli dietetici a digiuno intermittente “sicuri” prevedono la suddivisione della giornata in due parti:

  • Fase di digiuno, in cui si applica un digiuno totale da cibi solidi, oppure un digiuno “simulato” senza zuccheri e carboidrati. Lo scopo in questa fase è mobilitare le riserve di grasso per ottenere energia e dimagrire o mantenere il proprio stato di salute e forma fisica.
  • Fase di alimentazione, in cui è necessario assumere pasti di qualità completi, contenenti i nutrienti e le calorie necessarie a sostenere il metabolismo della persona, per supportare la massa magra e muscolare e non rischiare di malnutrirsi.

Conclusione

In conclusione, il digiuno intermittente può essere una strategia sicura ed efficace per la gestione del peso e il miglioramento della salute ed è un falso mito che sia dannoso per il corpo umano. Tuttavia, è importante seguire protocolli sicuri e adattati alle proprie esigenze individuali, consultare un professionista della salute e seguire un’alimentazione sana ed equilibrata durante i periodi di alimentazione.

Abbiamo esaminato diversi benefici del digiuno intermittente, inclusi i suoi effetti positivi sulla perdita di peso, la salute metabolica e la funzione cerebrale. Tuttavia, è importante sottolineare che il digiuno intermittente potrebbe non essere adatto a tutti e che è fondamentale adottare un approccio consapevole. 

Ogni individuo è unico, e comprendere le proprie esigenze e limitazioni è essenziale per adottare un approccio personalizzato. Ascoltare il proprio corpo, rispettare i segnali di fame e sazietà, e apportare eventuali modifiche al protocollo di digiuno in base alle esigenze individuali sono tutti elementi importanti da considerare e da valutare insieme al proprio nutrizionista.

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